Pandino, 23 aprile 2021
Sterilizzare le nutrie, non abbatterle. Questo il modo, non cruento, scelto dall’amministrazione comunale per contenere il numero di questi animali. Al riguardo l’assessore alla cultura Sara Sgrò, che ne ha fatto accenno anche in consiglio comunale, sta lavorando, con il sostegno di tutto il gruppo di maggioranza, a un particolare progetto che lei stessa definisce “Etico, lungimirante e razionale”. “È un progetto -racconta- che è già stato attuato in altri comuni e che nasce dalla volontà di agire in modo non cruento nei confronti delle nutrie, controllandone la natalità per evitare che il loro numero cresca esponenzialmente. In proposito abbiamo preso contatto con il biologo Samuele Venturini con il quale avremo degli incontri per definire meglio le modalità di attuazione degli interventi. Quando si abbattono le nutrie, e si libera il sito in cui vivono, ciò non è altro che un invito ad altre nutrie a stabilirsi lì. Ecco perché ucciderle non risolve il problema del loro proliferare, oltre che non essere etico. Nutrie sterilizzate, invece, proprio per natura, continueranno a rimanere nel loro territorio per difenderlo ed il loro numero decrescerà per cause naturali. In questo caso, cioè se l’animale muore per morte naturale, arriveranno altre nutrie? Può succedere, ma o le nuove nutrie si accoppieranno con nutrie già sterilizzate o verranno a loro volte sterilizzate”. La sterilizzazione, che sarà ad opera di un veterinario che farà anche una marcatura di ogni singolo animale, comporta la cattura della nutria, operazione per la quale il Comune è in contatto con dei volontari disposti a collaborare e a reimmetterla nello stesso sito da cui è stata prelevata. “Non abbiamo ancora parlato -conclude la Sgrò- di costi ma per trovare la somma necessaria intendiamo appoggiarci a donazioni di privati e di associazioni”.
Nella foto, una nutria
